Dal 1947, a San Miniato, esiste la Fondazione Istituto del Dramma Popolare (http://www.drammapopolare.it/index.jsp e pagina fb https://www.facebook.com/dramma.popolare).
Nell'edizione del 1969, venne invitato ALBERTO BURRI a seguirne e realizzare le scenografie ed i costumi.
La rappresentazione, in scena quell'anno, L'AVVENTURA DI UN POVERO CRISTIANO di IGNAZIO SILONE, per la regia di VALERIO ZURLINI, fu una edizione di grande successo, che vide calcare le tavole del palcoscenico sanminiatese ad un giovanissimo
GIANCARLO GIANNINI.
Festa del Teatro - San Miniato (1969) Giancarlo Giannini e Paolo Todisco |
Molta fu l'attenzione della stampa e della critica e quell'edizione è considerata ancora oggi, a distanza di 68 anni, una delle più fortunate.
la locandina originale del 1969, illustrata da Pietro Parigi |
Approfittando della ricorrenza del centenario della nascita dell'artista umbro (http://it.wikipedia.org/wiki/Alberto_Burri) nonchè anche del ventennale dalla scomparsa, per la prossima estate e l'intero autunno, la Fondazione ha deciso di ricordare il passaggio di Burri nella città toscana.
Alberto Burri |
L'iniziativa sarà composta da una serie di iniziative che vedrà coinvolte tutte le Associazioni Culturali del territorio.
Ovviamente anche il C.R.A. sarà coinvolto in queste celebrazioni.
Nello specifico, durante la prossima edizione della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato, giunto quest'anno alla sua 45° edizione, nei fine settimana di novembre ed il primo di dicembre, nella nostra sede, sarà organizzata una rassegna dedicata all'artista...
a breve altre info ed il programma delle celebrazioni...
da enciclopedia treccani.it
Significativa è, inoltre, la sua attività scenografica (Spirituals di M. Gould, Milano, Teatro alla Scala, 1963; L'avventura di un povero cristiano di I. Silone, San Miniato al Tedesco, 1969; November steps di T. Takemitsu con scenografie di M. Craig, Roma, Teatro dell'Opera, 1972; Tristano e Isotta di R. Wagner, Torino, Teatro Regio, 1981) e l'ideazione di teatri-sculture all'aperto (Parco Sempione, Milano, 1973 e Arcevia, 1973-84) come anche la realizzazione di grandi sculture autonome. Nel 1981 nel restaurato palazzo Albizzini a Città di Castello si inaugura la Collezione Burri, lascito dell'artista alla sua città.
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