Onorati di esserci!
Susan Leyland
- Horse Block Sculture -
Pontassieve, Sala delle Eroine
dal 12 aprile al 24 maggio 2014
a cura di Filippo Lotti e Roberto Milani
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C’è un qualcosa di metafisico nell’opera di Susan Leyland.
C’è plasticità e attesa. Eleganza e forza. Sinuosità e
sensualità.
Le forme possenti delle figure equine che lei crea, sembrano
volteggiare nell’aria, sorgere dal nulla.
Appaiono esseri leggeri e lievi.
Reali forme di vita e tangibili forme d’arte.
Un’espressione fortemente legata ad una sorta di
neo-classicismo anche se gestita e risolta in chiave decisamente contemporanea.
Opere che nascono dall’amore per l’arte e per l’animale.
Quell’animale che tanto rappresenta nell’iconografia poetica della storia
dell’arte.
Queste possenti creature appaiono leggere più dell’aria.
Come le idee, volatili.
Anche se spesso realizzate con materiali notoriamente
pesanti: marmi, travertini, pietre.
Un inno alla gioia, alla forza, all’intelligenza.
Le fragili mani di questa esile e dotata artista inglese,
che ha fatto della Toscana la propria terra, hanno la forza per domare
qualsiasi materia. Le stesse mani che sanno regalare una carezza allo stesso
cavallo che monta, le stesse mani che forgiano bronzo e serrano le briglie,
allentano il morso.
Forme bianche, candide, a volte metalliche. Comunque forme.
Un insieme di muscoli, perfettamente disegnati e poi
scolpiti ed infine, lasciati a colui o colei che guardando, immediatamente
sogna.
Perché l’arte, quella vera, è spesso come i sogni.
Se non si fissano nella memoria, prima o poi svaniscono.
L’arte della Leyland è già fissata, lassù, nell’Olimpo della
creatività.
E colui che guarda rischia di seguire solo un sogno se non
fa sua una creatura generata da questa grande artista!
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