C.R.A. Centro Raccolta Arte

C.R.A. Centro Raccolta Arte

giovedì 30 aprile 2015

Al C.R.A. si parla ancora di Max Papeschi...



Sul numero di aprile de IL GIORNALE DELL'ARTE, come ogni anno vengono pubblicate le classifiche delle mostre più visitate nel mondo ed in Itlaia.

In quella riguardante le mostre italiane, troviamo al 60° posto assoluto l'artista Max Papeschi, che abbiamo avuto l'onore di avere ospite nella nostra sede lo scorso 7 marzo, in occasione della serata di presentazione del suo libro autobiografico "VENDERE SVASTICHE E VIVERE FELICI ovvero: come ottenere un rapido e immeritato successo nel mondo dell'arte contemporanea",
 
La mostra in questione è "Max Papeschi. Two" tenutasi a San Pietro in Atrio (CO) dal 7 al 27 luglio 2014 con una media giornaliera di 346 visitatori. 



Le nostre più sincere felicitazioni a questo grande protagonista della scena contemporanea.

mercoledì 29 aprile 2015

-Land Art- di Antonio Leo



Il nostro socio Antonio Leo, scrive sulla propria bacheca di Fb 

Tante e belle le iniziative del CRA !!!
Fra queste la possibilità di “adottare” un libro: ti scegli un libro della nostra biblioteca, doni 5 euro e potrai iniziare a seguire l’intero percorso di quel volume, restando costantemente aggiornato su tutta la sua vita.
Personalmente, dopo averlo visto nascere (comprare) dal buon Roberto Milani in occasione della Set Up Fair a Bologna a fine gennaio, ho scelto “The Spiral Jetty” un libro/album del fotografo Gianfranco Gorgoni, testo di Paolo Repetto, edito da Photology nel 2010 e co-prodotto da Repetto Projects e dalla galleria Jim Kempner Fine Art di NY, una scelta dettata dalla curiosità di avvicinarmi alla land art (..e se volete annoiarvi leggetevi la breve nota che ho scritto e ditemi che sono bravo)
Ora è il vostro turno, passate a trovarci, tanti volumi vi aspettano!!!

— presso CRA Centro Raccolta Arte.
 
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LAND ART, con troppi motivi o con nessuno. Capita spesso.
Rubo una visione aerea per apprezzare / capire, rubo subito una frase di Repetto “l’elicottero sembra fatto molto più per cadere che non per volare” mettendo in discussione tutto e cambio l’immagine di copertina. Un intervento sul territorio, un territorio site che magari per secoli è come era e che ora non lo sarà più, ormai contaminato, utilizzato, violentato (ma protetto), preso come sfida, uno spazio disponibile infinito, mutevole.  Ma allo stesso tempo bloccato per il tempo della realizzazione dell’opera  -perché di opera trattasi come un Botticelli, un Van Gogh, un Picasso -  e poi lasciato libero di re-intervenire, con il passare del tempo, nel ri-appropriarsi  del suo io, dei suoi agenti, del suo body/head , di questo flusso materiale e vitale di elementi, uccidendo il concetto stesso di ir-reversibilità.
Abbandono lo show, lo spazio espositivo, il set con luci atmosfere proiezioni riflettori studiati, abbandono  a malincuore anche il vernissage con buffet, prosecco, figa, sorrisi, strette di mano, chi cazzo sarà quella?  e mi spingo oltre,  dalla comoda decorazione-icona pop passo alla non-icona site. Non mi serve una colonna sonora, niente di impostato, niente di perfetto, fermo, equilibrato, equidistante.
E la spinta me la regala Lee Ranaldo,  che di regali a sua insaputa me ne ha fatti tanti come storica voce/chitarra/(rumore)/(suono) degli ormai sciolti Sonic Youth che nel suo diario road movies (casa editrice quarup collana bad lands) nel tour 1983 passa vicino Essen nei Paesi Bassi, in piena notte, e DEVE fermarsi a vedere il broken circle di Robert Smithson, unica opera del land artist americano realizzata in europa, anno 1971. Io non ero nato. Botticelli, Van Gogh, già morti. Picasso stava pensandoci più o meno seriamente.
La descrizione del site è disarmante ma ancor di più lo è la dis-locazione:
“la luna coperta dalle nuvole, c’è poca luce, una foschia che confonde il buio, si distinguono appena i contorni, i contrasti di colore. Il cerchio stava sparendo, il canale d’acqua sembrava ancora intatto quasi del tutto, il grosso masso centrale sempre in piedi, a reclamare il proprio spazio. Il piccolo pontile era completamente sommerso. Abbiamo sentito la bellezza in deterioramento, la fine di tutto, ritorno, ritorno, ritorno, parliamo di verità che si deteriorano naturalmente con il tempo, consumate dal sole e dalla luna, dalle maree. Il tempo è fermo e lo sappiamo, eppure il tempo ci sta tutto intorno, una nebbiosa radiosa corrente in cui annaspiamo. I cambiamenti che arrivano vengono dall’aria rarefatta. Vogliamo, amiamo e odiamo, digrigniamo i denti contro le rocce, decisi a non lasciare la precedenza. Non è chiaro se possiamo lasciarla, distruggere la tensione di superficie del mare. Così ci sentiamo sollevati. Armati e sganciati, trascinati sotto. Blu fresco. Al riparo. Crediamo. Ci arriviamo. Afferriamo e scappiamo.”

Robert Smithson. Il non avere, il non poter collezionare, il non poter incorniciare, appendere, illuminare, proteggere scombina le idee, toglie serenità, rovina il piano, non lascia vie di fuga. Ma non cambia il concetto di EMOZIONE. La scoperta del luogo, la distanza & il viaggio on the road, km che ti separano dell’opera, l’immaginarsi l’intervento finalmente vedendolo dal vivo, non più in fotografia,  la voglia di esser già lì, traguardo di un processo stile Christo & Jeanne-Claude (senza culminare nel pack & wrap) di accumulo documentazione di progetti, ritagli, foto, filmati, impianti, grafici, collages, registrazioni, appunti (quanto sono belli gli appunti ??!! i tratti pensati e ri-pensati cancellati a penna, uccisi, ri-scritti scritti meglio o peggio, cambiando solo una frase, esaltando una parola che ti viene in mente nel cuore della notte)  fino ai materiali dei non sites, esposti, prove viventi dell’esistenza dei sites, flussi, linfa vitale. Ammettere la forza della natura, la nostra fragilità. Il non poter cambiare niente per sempre.
Ok.
Guardo Ryanair se mi butta vicino Essen.

SEMPLICE, solo un nuovo regalo.
 

domenica 26 aprile 2015

Il C.R.A. alla mostra personale di Marcello Scarselli "IGNIS - il mio gesto"

Del C.R.A. fra i promotori della mostra personale di Marcello Scarselli "IGNIS - il mio gesto" a Certaldo, a Palazzo Pretorio, vi avevamo già dato notizia in un post di qualche giorno fa (http://centroraccoltaarte.blogspot.it/2015/04/cra-fra-i-promotori-di-ignis-il-mio.html).

La mostra, all'interno dell'evento #4elements1palace, che ha ricevuto anche il patrocinio di EXPO, curata rispettivamente del nostro Presidente, Roberto Milani e dal nostro Vice-Presidente, Filippo Lotti, coordinati dall'Assesore alla Cultura del Comune di Certaldo, Francesca Pinochi e organizzata da Casa d'Arte San Lorenzo, si è inaugurata questo pomeriggio...

ecco le immagini

Palazzo Pretorio - Certaldo





Filippo Lotti e Marcello Scarselli

Roberto Milani e Marcello Scarselli



il catalogo


la dedica dell'artista al C.R.A.



la mostra





l'Assessore Pinochi con Marcello Scarselli






giovedì 23 aprile 2015

Ancora a proposito de "IL MONDO DEI MACCHIAIOLI"

De "IL MONDO DEI MACCHIAIOLI" (vedi http://centroraccoltaarte.blogspot.it/2015/04/il-mondo-dei-macchiaioli-al-cra.htmlhttp://centroraccoltaarte.blogspot.it/2015/04/a-proposito-de-il-mondo-dei-macchiaioli.html), vi abbiamo già relazionato ma un caro amico del C.R.A. , Francesco Verrazzani, presente alla serata, condotta in maniera superba da Pier Giuseppe Leo, ci ha inviato alcuni scatti da lui realizzati... non potevamo esimerci dal pubblicarli...























mercoledì 22 aprile 2015

A proposito de "IL MONDO DEI MACCHIAIOLI"



Questa sera al C.R.A. appuntamento importante con "IL MONDO DEI MACCHIAIOLI". 

Incontro condotto magistralmente dal grande esperto d'arte Pier Giuseppe Leo, che ha visto intervenire circa 40 persone.
 







E a preannunciare lo spessore delle evento, sia il Tirreno che la Nazione, questa mattina hanno pubblicato il comunicato stampa...



Noi tutti ringraziomo l'amico Piero per il tempo che ci ha voluto dedicare