C.R.A. Centro Raccolta Arte

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lunedì 20 gennaio 2014

Eh sì, aveva ragione!



"Mi sono sempre immaginato il paradiso come una specie di biblioteca." 
Jorge Luis Borges

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Tutelare il sapere dell'arte è la nostra mission.

Un paese distratto dai fatti dell'arte, rinnega la propria cultura, la propria identità, la propria storia. Nega il futuro alle  generazioni che verranno. Anche un piccolissimo gesto è per noi un importante segnale!


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domenica 12 gennaio 2014

"CARNE DA MACELLO" la nostra Fanzine




Come abbiamo annunciato quando è stato presentato il programma del C.R.A. 2014/15, verrà editata quanto prima (dipende da quando entreremo in possesso della sede) una Fanzine dal titolo

"CARNE DA MACELLO"

Sarà edita in un numero limitato di copie, tutte numerate e firmate.

"Carne da macello" o "Carne da cannone" era una tipica espressione che in passato, si attribuiva ai soldati di un chessivoglia esercito, obbligati a compiere una missione suicida.
La scelta del titolo è ovviamente frutto di una naturale necessità di provocare.

La cultura oggi è dai più considerata "carne da macello". 

In molti, si riempiono la bocca con la parola "cultura" all'occorrenza,  ma sono disposti a sacrificarla e rinnegarla immediatamente dopo.

Il nostro fare cultura sarà anche questo!

Nel frattempo, per chi non conoscesse il "concetto di Fanzine" ecco una semplicissima spiegazione "tratta" da Wikipedia...


FANZINE
"Il termine inglese fanzine nasce dalla contrazione delle parole fan (da fanatic, appassionato) e magazine (rivista), e può essere tradotto in italiano come rivista amatoriale.
Indica le riviste non professionale e/o non ufficiali, realizzate da appassionati di qualche particolare genere o fenomeno culturale (quali possono essere letteratura, musica, fumettistica, arte, ecc.) e rivolte a un pubblico specifico.
Il termine venne coniato nell'ottobre 1940 per una fanzine di fantascienza da Russ Chauvenet, che per primo lo ha reso popolare nel circuito del fandom di fantascienza, da dove è stato poi preso e adottato da altri generi.
Normalmente gli editori, direttori e redattori degli articoli o gli autori delle illustrazioni delle fanzine, non ricevono alcun compenso finanziario. Le fanzine circolano infatti gratuitamente o per un prezzo nominale, al fine di ammortizzare le spese di spedizione o di produzione. Vengono spesso scambiate con pubblicazioni similari o date in cambio di contributi, articoli o commenti, pubblicati sulle stesse.
Alcune fanzine si sono in seguito evolute in pubblicazioni professionali (talvolta chiamate prozine - contrazione di professional fanzine) e molti scrittori professionisti hanno iniziato scrivendo sulle fanzine. Alcuni di essi anzi, hanno continuato a scrivere e produrre fanzine anche in seguito alla loro affermazione come professionisti.

LA STORIA
L'origine delle pubblicazioni amatoriali è oscura, se ne può tuttavia trovare traccia nei gruppi letterari statunitensi del XIX secolo, che ad un certo punto si riunirono nell'Amateur Press Association e che pubblicavano tramite stampa amatoriale raccolte di racconti, poesia e saggi.

Diffuse nel mondo del fumetto, della musica e della letteratura, le fanzine sono nate negli anni venti e trenta negli Stati Uniti come una delle prima espressioni del mondo degli appassionati della fantascienza, il cosiddetto fandom. Non sono rari i casi di fanzine che hanno successo al punto da fare il salto e diventare riviste professionali; nel mondo della fantascienza è il caso ad esempio della fanzine inglese Novae Terrae che negli anni sessanta cambierà nome in New Worlds, diventando la rivista leader del movimento letterario della New Wave, che rivoluzionerà la fantascienza con autori come Michael Moorcock e James Ballard.
Anche in Italia le prime fanzine nascono dal mondo della fantascienza, negli anni sessanta. La più antica che si ricordi è Futuria Fantasia, fondata dal futuro regista Luigi Cozzi. Sulle fanzine esordiscono e si fanno le ossa molti dei critici e degli scrittori italiani di fantascienza.
Sempre negli anni sessanta la fanzine diventa strumento di stampa dell'underground musicale e quindi del movimento Hippy. Numerose sono le riviste amatoriali ciclostilate di stampo psichedelico, quando non dichiaratamente politico che vedono la luce nel periodo attorno al '68.
Ma è con il movimento punk, negli anni settanta, che la fanzine assume un suo status di vera e propria stampa indipendente in forma amatoriale: le fanzine, al motto di do it yourself (fai da te), pubblicano recensioni e interviste di dischi e concerti ignorati dalla stampa musicale ufficiale.
Durante i successivi decenni, tale fenomeno si espande anche a tutte le altre scene musicali, ma anche ad altri fenomeni: molteplici sono le fanzine che trattano i più svariati argomenti, come fumetti, narrativa, cinema amatoriale, tifo organizzato e via dicendo. Ogni tipo di realtà, che non trova spazio, vuoi per reali limiti artistici degli autori, vuoi per cieca ottusità degli editori, nella cosiddetta editoria mainstream, si realizza imboccando la strada dell'autoproduzione. Non ultimo un filone artistico che proprio nella diffusione postale trova la sua ragione d'essere: la mail art.

LE TECNICHE DI STAMPA
È interessante seguire anche l'evoluzione dei mezzi di stampa utilizzati per la realizzazione delle fanzine, che venendo stampate generalmente in tiratura limitata (da qualche decina ad un massimo di mille copie) non avevano accesso alle tecniche di stampa tradizionali.
Le prime pubblicazioni amatoriali ottocentesche, prodotte dai gruppi facenti capo alla Amateur Press Association, venivano stampate manualmente attraverso la tecnica della xilografia.
Parallelamente al progresso delle tecnologie di stampa, anche la tecnologia delle fanzine progredì. Le prime fanzine erano scritte a mano o a macchina e stampate usando sistemi di riproduzione primitivi, quali ad esempio la stampa a spirito o il Poligrafo. Di questo tipo di pubblicazione ne venivano prodotte un numero di copie molto ridotto e di conseguenza la loro circolazione era estremamente limitata.
L'uso del ciclostile consentì un grosso salto in avanti dell'editoria amatoriale, fino agli anni ottanta, infatti, questo è stato il sistema di stampa più economico, diffusissimo nonostante la bassa qualità che poteva garantire. Il crollo dei prezzi della xerografia (ovvero delle fotocopie) portò alla nascita di fanzine di migliore qualità grafica fin dalla fine degli anni settanta e ne aumentò maggiormente la velocità di realizzazione e di conseguenza ne rese la produzione ancora più semplice.
Con l'avvento del computer e dei software di grafica e impaginazione, la realizzazione delle pubblicazioni amatoriali è stata maggiormente agevolata, rendendole talvolta quasi indistinguibili dalle riviste professionali.
Dalla fine degli anni novanta le fanzine tradizionali stampate su carta hanno cominciato a cedere il passo alla cosiddette webzine o e-zine, che sono più facili da produrre, non richiedendo alcun impegno economico nella stampa, e la diffusione attraverso Internet ne consentono una ampia diffusione, a livello praticamente globale. Nonostante ciò alcune fanzine stampate vengono ancora prodotte, sia per una più agevole lettura, sia per raggiungere persone che non hanno accesso alla rete.


venerdì 10 gennaio 2014

INVESTI NELL'ARTE E SCOPRI COME PAGARE MENO TASSE



Prendo direttamente dal sito del MiBAC (Ministero dei beni e delle attività culturali http://www.beniculturali.it)....

INVESTI NELL'ARTE E SCOPRI COME PAGARE MENO TASSE

Entro il 31 gennaio va effettuata la comunicazione delle erogazioni liberali tramite il nuovo modello on line.
Investire in cultura significa investire nella crescita economico-sociale del Paese attraverso una azione comune di risorse pubbliche e private. Un contributo molto importante è costituito dalle erogazioni liberali effettuate da imprese, persone fisiche e enti non commerciali che decidono di destinare una parte delle proprie risorse all’arte.

per leggere l'intero articolo vai su:

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